Il cerotto per il dolore è un dispositivo medico che non è molto conosciuto. Moltissime persone ne fanno sempre più uso in quanto presenta dei vantaggi concreti per via della somministrazione transdermica che non coinvolge lo stomaco e il fegato. Abbiamo raccolto tutti i dubbi e le perplessità possibili relative all’utilizzo di questi cerotti per fornire una guida completa all’utente.
I dolori del corpo quando sono circoscritti ad un’area ben precisa ed in questo caso ai muscoli, parlando di cerotti antinfiammatori, in genere la causa è da ricercare nella contrazione eccessiva ed involontaria di un distretto muscolare. Può accadere in seguito ad un incidente traumatico anche di poco rilievo o che magari giudichiamo di poca importanza. In ogni caso, il cerotto per il dolore è un dispositivo medico adatto alla somministrazione di un medicinale antidolorifico per via cutanea. Il cerotto si utilizza negli adulti oppure nei ragazzi a patto che abbiano compiuto i 16 anni. Naturalmente questi dispositivi non hanno bisogno di ricetta medica a meno che non sono specifici e impregnati di antistaminici; tuttavia è sempre bene chiedere al proprio medico di base consiglio su quale tipo di cerotto acquistare e per quanto tempo utilizzarlo.
Il cerotto viene utilizzato solo ed esclusivamente per dolori di tipo infiammatorio a carico delle ossa e dei muscoli e sono una forma molto ingegnosa di somministrazione farmaceutica poiché bypassano la zona gastrica ed epatica, andando quindi ad agire esclusivamente a livello locale. I cerotti contengono una precisa posologia di farmaco o meglio principio attivo che viene rilasciato gradualmente per via transdermica andando quindi ad attutire l’infiammazione ( azione analgesica). Questo principio attivo è immerso all’interno di una matrice che stando a contatto con la cute, rilascia costantemente piccole dosi di medicinale. Per questo è fondamentale tenerlo per tutta la durata indicata dal medico oppure dal foglio illustrativo. Il cerotto antinfiammatorio è molto rinomato perché permette di trattare i dolori nelle persone che non possono assumere medicinali per via orale oppure che in qualche modo tendono ad evitare poiché presentano altri disturbi a livello gastrico.
Il dolore è un normale e fisiologico segnale che l’organismo ci invia tramite il cervello e i recettori presenti sotto il derma. Ogni dolore è differente in base alla causa che lo ha scatenato e alla sensibilità della zona dove si presenta il dolore. Il dolore è anche un messaggio importante poiché con questo il corpo ci segnala che c’è qualcosa che non va e che bisogna intervenire. Non è consigliabile sopportare il dolore, mai e in nessun caso poiché ignorarlo significherebbe acuire il problema che lo ha provocato. Bisogna intervenire invece sulla causa del dolore e per farlo occorre parlare con il proprio medico che saprà indicarci la causa in base alla sintomatologia.
Per poter intervenire, il medico con cui parliamo del nostro dolore, necessita di sapere dov’è localizzato il dolore e quanto è intenso. Bisogna quindi poter descrivere il dolore in maniera più o meno fedele, parlando quindi di dolore intenso e breve come una fitta, oppure costante ed intenso, bruciore, peso, se tende ad irradiarsi in altre zone oppure se ci sembra essere localizzato. E’ importante poi dare un’indicazione di quanto è forte il dolore descrivendolo su una scala che va da 1 a 10, oltre a riferire da quanto te,po abbiamo dolore e in che modo peggiora o migliora. Se abbiamo già assunto dei farmaci occorre parlarne con il medico prima di farci consigliare l’utilizzo del cerotto in quanto questo potrebbe non essere più efficace se si sono già presi medicinali per via orale.
Ci sono dei casi in cui è bene non applicare il cerotto antiinfiammatorio. Questi sono i casi in cui per esempio la pelle è lesa, ci sono delle precedenti reazioni allergiche come brufoletti e irritazioni, se la pelle è scottata dal sole oppure se siamo in stato di gravidanza o in allattamento e in ultimo nei bambini al di sotto dei 12 anni. Il cerotto nei bambini non va applicato in quanto la posologia è concepita per l’organismo adulto. Molte persone inoltre potrebbero manifestare sintomi di allergia o intolleranza a specifici medicinali e principi attivi e per questo è sempre opportuno chiedere al medico o al farmacista prima di acquistare ed applicare il cerotto. Se si manifestano reazioni bisogna subito sospendere la terapia rimuovendo il cerotto. In genere le persone che sono allergiche ad Oki, Moment, Aspirina non dovrebbero mai applicare il cerotto.
I sintomi di intolleranza più comuni ai quali dobbiamo rispondere immediatamente sono l’irritazione della pelle, la cute arrossata, la sensazione di prurito e la desquamazione.
La maggioranza dei cerotti antiinfiammatori per il dolore sono realizzati con medicinali antinfiammatori non steroidei e quindi comuni medicinali da banco per trattare il dolore. Gli stessi principi attivi che troviamo nell’Oki, nel moment o nell’aspirina sono associabili ai cerotti, Parliamo quindi di ibuprofene, flurbiprofene, Ketoprofene, diclofenac, piroxicam.
I cerotti per il dolore sono tutti equivalenti in quanto agiscono tutti come analgesici. E’ normale quindi chiedersi cosa ci fa scegliere un tipo piuttosto che un altro? Molto probabilmente la sensibilità di ciascuno di noi è la risposta in quanto questa è diversa sempre in base all’organismo in questione. Se per esempio siamo in estate sarebbe meglio evitare cerotti con principio attivo come il ketoprofene che è fotosensibile. In ogni caso ci sono persone che rispondono subito all’ibuprofene che al diclofenac.
Per acquistare i cerotti per il dolore nella maggior parte dei casi non occorre la ricetta medica in quanto si tratta di medicinali assolutamente innocui. In ogni caso però dal momento che non sono esenti da effetti collaterali che possono presentarsi in maniera acuta in alcune persone, è sempre bene chiedere un parere medico e magari ad un professionista che conosce la propria storia clinica. Se siamo sensibili o meno ad uno o più principi attivi contenuti in un determinato cerotto il medico, può sconsigliarci di prendere quel determinato tipo di cerotto, allo stesso modo un principio attivo che in precedenza non ci ha fatto alcun effetto sotto forma di medicinale per via orale e quindi in compresse o pastiglie non avrebbe senso prenderlo per via transdermica.
In linea teorica e generica, il cerotto non dà alcun effetto collaterale associabile alla guida di macchinari e veicoli in quanto agisce esclusivamente per via cutanea e quindi a contatto con la pelle senza entrare nel circolo sanguigno. I cerotti antiinfiammatori e solo ed esclusivamente quelli antiinfiammatori ( perché esistono altri generi di cerotti contenenti anti concezionali ed istaminici) possono essere applicati previo utilizzo di qualsiasi macchinario.
I mal di schiena non sono tutti uguali. Tuttavia si tratta del più comune tipo di dolore lamentato dalle persone. Il mal di schiena è spesso associabile al dolore alla zona cervicale. Questo dolore è un dolore che riguarda il collo ed una cattiva postura ma molto spesso a causarlo è il freddo e quindi l’irrigidimento dei muscoli e una fonte di stress molto intensa. Quando il dolore alla cervicale è intenso si può anche avvertire mal di testa e nausea. Per questo è importante non sottovalutare il sintomo e cercare sempre di capire dove si trova la causa. Il cerotto può essere una buona alternativa agli antiinfiammatori assunti per bocca in quanto non vengono elaborati dallo stomaco e dal fegato. Oltre al cerotto se abbiamo preso un colpo di frusta facendo qualche movimento strano o brusco, possiamo associare anche il collare cervicale che sicuramente intensifica l’effetto del cerotto.
Sulle superfici cutanee molto particolari dove ci sono quindi delle pieghe come a livello delle ginocchia o del gomito è possibile applicare dei cerotti molto adesivi e quindi specifici anche per queste zone. Non tutti i cerotti in commercio infatti hanno la capacità di aderire per bene ad ogni superficie mentre ce ne sono diversi che sono pensati proprio per trattare l’epicondilite ( infiammazione del gomito) o la gonalgia (infiammazione del ginocchio). Si tratta di cerotti la cui forma è specifica per aderire bene anche in queste zone e far si che non si stacchino. Se non dovessimo essere sicuri di questo tipo di adesività possiamo sempre applicare sul cerotto un bendaggio di ritenzione. La gonalgia e l’epicondilite è il tipo di dolore più comune fra gli sportivi e possono essere di intensità e durata differente; per cui anche la posologia e la durata della terapia sarà diversa in base al genere di dolore riferito. Inoltre il dolore al ginocchio può essere infiammatorio oppure meccanico dovuto a gesti e movimenti sbagliati ripetuti nel tempo.
Il cerotto per il dolore si deve utilizzare in un certo modo se vogliamo sia efficace e duraturo nel tempo. Per prima cosa dobbiamo sapere che il cerotto va applicato per almeno 24 ore per far si che faccia effetto e comunque se la terapia deve essere prolungata alle 24 ore, si deve procedere con la rimozione di quello vecchio ( comunque inefficace) e sostituirlo con uno nuovo. Prima di applicare il cerotto nuovo, abbiate cura di ripulire la zona accuratamente e di lavare le mani prima di maneggiare il cerotto. Ricordiamo di non tagliare mai il cerotto poiché possiamo inavvertitamente eliminare parte della matrice dentro la quale è immerso il medicinale. Se ci sono molti peli nella zona, si consiglia di accorciarli per non disperdere il medicinale nel pelo ma comunque allo stesso tempo è sconsigliato radersi raso pelle poiché questo potrebbe causare irritazione cronica. Una volta applicato il cerotto, premere facendo aderire bene l’adesivo sulla pelle per almeno un minuto.
Oltre al dolore alla zona cervicale esiste il dolore della zona lombare anch’esso molto comune e trattabile con il cerotto a meno che non si tratti di ernie e protrusioni. In genere il mal di schiena lombare si presenta con degli specifici sintomi e campanelli d’allarme associabili a difficoltà nella deambulazione con peso e dolore nella zona specifica. I cerotti realizzati per trattare questa zona sono fatti in modo da aiutare i tessuti ad ottenere maggiore afflusso sanguigno e quindi a funzionare meglio anche a livello muscolo-scheletrico. L’azione e l’effetto è quello analgesico e rilassante. a e operano sulla zona interessata attraverso un’azione rilassante.
Oltre ai cerotti tradizionali, esistono dei cerotti termici detti anche autoriscaldanti che contengono un mix di ingredienti naturali utilissimi come il ferro, il carbone, l’acqua e il sale che venendo a contatto stretto con l’aria e la pelle producono calore che ha un effetto vaso dilatatorio. Il cerotto termico è la soluzione ideale per chi ha mal di schiena e per le persone il cui dolore è da associare ad una tensione molto elevata dei muscoli di questa zona, Il calore infatti producono un effetto molto rilassante nei confronti dei muscoli tesi. La funzione è quindi quella che in medicina si definisce termoterapia poiché il cerotto nel giro di circa 30-40 minuti può giungere anche 37° e durano fino ad otto ore. Si tratta di cerotti pratici e semplici da usare e non hanno effetti collaterali se non i soliti indicati nel foglio illustrativo di qualsiasi cerotto tradizionale.
Per poter ottenere il massimo dell’effetto benefico da un cerotto occorre impiegarlo nella maniera corretta. La maggior parte di queste informazioni sono contenute anche all’interno dei foglietti illustrativi ma gli stessi risultano anche molto generici. A livello pratico, un buon impiego del cerotto prevede il rispetto della posologia e dei tempi di applicazione. In genere occorre aspettare sempre almeno 12 ore affinché il cerotto faccia il suo effetto. A seconda del cerotto ci possono volere 3-4 giorni di trattamento oppure una settimana-10 giorni. Ciò che ci viene indicato dal medico o dal farmacista è bene seguire poiché se ci sono interruzioni l’efficacia del farmaco potrebbe venire meno.
Ricordiamoci anche che il cerotto è un dispositivo monouso e che non può essere sostituito uno nuovo con uno già usato in quanto quest’ultimo ha già rilasciato tutto il principio attivo. I cerotti auto riscaldanti non possono essere applicati sulla stessa zona per più di una volta al giorno e in ogni caso non si possono superare le due settimane di terapia: se il dolore non è passato e non accenna a diminuire nel corso della terapia, bisogna consultare il medico e farsi consigliare diversamente. Se la somministrazione avviene nei ragazzi di 16-17 anni, non bisogna oltrepassare la terapia oltre una settimana.
Il cerotto per il mal di schiena è quello maggiormente utilizzato in quanto è questo il tipo di dolore più diffuso. Il principio attivo utilizzato in questi casi è il diclofenac e idrossietilpirrolidina. Il mal di schiena in questi casi è da associare ad un’infiammazione della colonna vertebrale e delle vertebre a causa di postura scorretta e movimenti bruschi. Anche un trauma, un incidente sul lavoro oppure un dolore non precedentemente trattato possono portare a dolore cronico ed infiammazione. Il trattamento con medicinali non steroidei è il più indicato in questi casi. Il cerotto può quindi guarire dal dolore reumatico ed infiammatorio tendineo, articolare, o a carico dei legamenti.
Il cerotto alla capsaicina possiede delle proprietà altamente analgesiche e stimolanti sui tessuti poiché favoriscono l’aumento della circolazione sanguigna. I medici spesso prescrivono medicinali e cerotti a base di capsaicina per curare nevralgie croniche, reumatismi e strappi muscolari o contratture che riferiscono per la maggior parte sportivi e atleti. Inoltre la capsaicina viene impiegata anche per altri generi di problemi come l’herpes zoster poiché favorisce il processo di guarigione.
I cerotti omeopatici contengono principi attivi naturali che hanno un’azione benefica sui tessuti. Parliamo quindi di mentolo, artiglio del diavolo, arnica ecc., che favoriscono la stimolazione del circolo e aumentano quindi la decontrazione muscolare. Il mentolo ha un’azione attivante sul recettore del freddo che in qualche modo riesce a bloccare il passaggio dei segnali derivanti dal dolore che proviene dalle fibre nervose A-delta e dalle fibre C. Questi principi attivi riescono anche a curare, se applicati con costanza nel tempo, tendiniti e dolori cronici osseo articolari.
Il cerotto per il mal di schiena e in generale il cerotto antinfiammatorio ha un costo che varia a seconda della quantità di cerotti presenti nella confezione, della grandezza e quindi dalla vastità della zona che il cerotto ricopre e dal tipo di principio attivo utilizzato. Anche il marchio e quanto questo è noto sul mercato conta ed influisce molto sul prezzo finale. In genere una confezione da 10 cerotti e quindi un trattamento di una settimana costa circa 15-20 euro. I cerotti che costano di più sono sicuramente quelli termici che vanno anche oltre i 30 euro a confezione così come quelli che utilizzano il passaggio ad infrarossi.
La funzione concreta dei cerotti antiinfiammatori dipende molto dalla persona e da quanto questa riesce ad ottenere benefici da quel genere di somministrazione. Ci sono persone che ottengono subito sollievo mentre altre non riescono ed è tutto molto soggettivo. In linea generale possiamo dire con assoluta certezza che i cerotti per il dolore rappresentano un medicinale a tutti gli effetti: diversa è solo la via somministrativa. La loro validità viene spesso messa in dubbio ma in realtà si tratta di equivalenti ad altri medicinali. Moltissime persone hanno confermato la validità e l’efficacia dei cerotti mentre molte altre no. Ma la maggior parte ha risposto positivamente. Il consiglio è sempre quello di chiedere al proprio medico e farsi consigliare sul migliore tipo di cerotto più adatto alle nostre personali esigenze.